Nelle campagne del Friuli Venezia Giulia esiste un’erbetta di campo estremamente ricercata e gustosa che accompagna molte pietanze primaverili. Tale ingrediente si chiama Silene vulgaris ma è nota in tutta la regione con il termine di sclopit L’erbetta deve il suo nome, o meglio la sua onomatopea al caratteristico suono che il fiore della Silena produce una volta che viene fatto scoppiare. Lo sclopit cresce in abbondanza in prati e campagne ed è facilmente riconoscibile dalle sue foglie allungate, sottili, caratterizzate da una colorazione verde intensa. Esso è particolarmente apprezzato e ricercato in cucina, infatti con lo stesso si possono elaborare raffinati risotti, gustose frittate e zuppe primaverili.
Lo sclopit è un’erba la cui presenza porta con sé molteplici sensazioni, in primis essa annuncia l’arrivo della primavera e della bella stagione. Inoltre la sua raccolta rappresenta un momento di condivisione tra le persone. Nel periodo primaverile, momento in cui lo sclopit abbonda nei terreni, famiglie e amici usano l’espressione “Andiamo a raccogliere lo sclopit?” Tale frase rappresenta un pretesto per fare una passeggiata all’aria aperta o coinvolgere i bambini nella sua raccolta.
La Silena è un ingrediente immancabile sulle tavole di tutti i friulani in primavera e soprattutto nel periodo delle scampagnate fuori porta. In particolare la frittata allo sclopit ben si presta ad essere preparata con anticipo ed essere consumata durante una gita. Ma quali sono le caratteristiche sensoriale di quest’erbetta che la rendono così apprezzata? Visivamente lo sclopit si presenta come una foglia dalla forma sottile e stretta e dalla colorazione verde intenso. Quest’ultima si modifica man mano che la pianta cresce, infatti le prime foglie hanno una colorazione più chiara e brillante rispetto alle foglie più scure che si sviluppano in primavera inoltrata. Anche la consistenza fogliare varia durante la maturazione della pianta, le primizie di Silena non hanno parti legnose ma sono tenere e flessibili in ogni loro punto.
All’olfatto, la Silena rileva sentori di vegetale fresco, di terra, di erba appena falciata, di fieno ma è la ricca complessità olfattiva che rendono tale erbetta molto piacevole. Amaro, dolce e sapido sono i descrittori gustativi che maggiormente caratterizzano lo sclopit anche se è la persistenza gustativa e l’armonia che determinano l’apprezzabilità di tale erba.
L’addizione ai piatti dello sclopit stende un velo sinestetico alle pietanze in cui è aggiunto, l’erbetta porta con sé sentori di bella stagione, di luce, di rinascita dalla stagione fredda, oltre che incarnare il desiderio di stare all’aria aperta dopo mesi bui. La Silena non è una semplice erba di campo ma è una tradizione, una condivisione, un legame con il nostro territorio.
Chiara Gasparini