Si è soliti associare la scienza dell’analisi sensoriale solo agli alimenti e ad escluderla da altri settori, ma è possibile ampliare il bacino d’utenza e accogliere tale disciplina scientifica nella quotidianità? L’analisi sensoriale viene definita come la scienza che si occupa di oggettivizzare il percepito, ovvero fornire un’identità alle percezioni. Tale scienza consente, attraverso l’elaborazione scientifica, di dare un valore numerico alle sensazioni che ognuno di noi ha in merito a qualsiasi stimolo esterno.
In prima battuta la sensoriale viene ampliamente utilizzata nell’industria alimentare, in quanto comprendere i desideri dei consumatori rappresenta il goal di ogni produttore. Ma ci sono svariati altri settori che utilizzano le metodiche della sensoriale. Dall’industria dell’automobile, all’ hôtellerie, al settore Ho.Re.Ca e perfino al mondo del cinema e dell’abbigliamento. Tutti questi ambiti, hanno come fine commerciale quello di capire ciò di cui il consumatore ha bisogno e offrirglielo, chi riuscirà per primo a comprendere questo sarà colui che riuscirà a trarne maggior beneficio. Pertanto la lotta è spietata.
Ma è possibile avere nuovi occhi per osservare il mondo ed essere dei giudici di analisi sensoriale nella vita quotidiana? La vita frenetica, la mancanza di tempo spesso ci porta a non curare i dettagli che la vita ci offre. Aprire il balcone alla mattina e godere della bellezza dei fiori, dei profumi delle piante è un privilegio che solo pochi sanno apprezzare. Questo è analisi sensoriale. Lo stesso vale nell’applicazione pratica di ogni giorno, anche nel percepire in maniere libera e priva di condizionamenti quello che facciamo. Pensiamo a quello che viene definito “lo sport dei re”, ovvero l’equitazione. Tale disciplina differisce da tutte le altre in quanto è l’unico sport in cui gli atleti sono due: cavaliere o amazzone e cavallo. Entrambi con le proprie emozioni, personalità, sensazioni e temperamenti. Se l’uomo non accoglie l’indole del suo destriero, il loro rapporto non sarà performante. Per buttare veramente il cuore oltre l’ostacolo ed essere certi che il cavallo ti segua, è necessario affidarsi alle proprie sensazioni, cogliere con rispetto gli stimoli che l’animale offre e saperli far fruttare. In fin dei conti, l’equitazione non è un semplice sport ma uno stile di vita come l’analisi sensoriale.
Chiara Gasparini