“Analisi sensoriale del territorio”

Gli indicatori dei flussi turistici* in Italia ci rappresentano un turista straniero sempre maggiormente attratto dalle località non “convenzionali”. Ovviamente le regioni delle città d’arte attraggono una fetta consistente di questi visitatori lasciando le briciole al resto del Paese. Veneto, Toscana e Lazio le mete preferite ma a ben guardare il Trentino Alto Adige è tra i territori più visitati. Da recenti analisi emerge che il turista straniero, soprattutto quello che torna in Italia, sempre più spesso è alla ricerca di piccoli borghi che racchiudono splendide piazze a sottolineare il luogo di socialità degli italiani, dove si ricerca il mangiare bene in piccoli ristoranti o trattorie che riescano a coniugare eccellenze gastronomiche e territorio. I nostri borghi sono “un concentrato di quanto piace dell’Italia per la posizione geografica, le bellezze artistiche, il fascino che esercitano”. Il turista analizza e definisce propri criteri di preferenza che devono essere letti non tanto quali indicatori economici ma facendo un’analisi emozionale, che descrive ciò che percepiscono i “consum-attori”. Il turismo esperenziale fa emergere il bello ricercato per le ricchezze delle nostre città d’arte, ma anche, il fascino dei luoghi minori custodi anch’essi di arte ma anche dalla qualità e diversità del cibo, dei diversi paesaggi e dalle diversità della popolazione italiana. Le destinazioni turistiche minori possono dirompere nel panorama mondiale facendo Marketing Sensoriale unendo valorizzazione del territorio a capacità di fare vivere al turista percorsi alternativi che gli permettano di vivere emozioni uniche da ricordare e raccontare. L’analisi sensoriale permette di misurare ciò che si percepisce e proprio attraverso le percezioni visive, gustative, olfattive tattili ed emotive si riesce a dare una descrizione attendibile di ciò che si vive.

*(Fonti ENIT)
PIETRO ALOISIO